[RECENSIONE] X-MEN LE ORIGINI: WOLVERINE

 
 
Genere: Azione
 
Sviluppatore: Raven Software
 
Distributore: Activision
 
Lingua: Italiano
 
Giocatori: 1
 
Piattaforma: PS3/XBOX/PC/WII
 
Disco blu-ray | PSN: Disco
 
Data di uscita: 29 Aprile 2009
 
Sito ufficiale: X-men le origini: Wolverine
 
INTRODUZIONE – Nuovo tie-in, stesso esito?
Quando a Maggio del 2009 Hugh Jackman faceva irruzione nelle sale cinematografiche nelle vesti del celebre eroe della Marvel Wolverine, noi videogiocatori, che sappiamo bene quanto siano deludenti i giochi realizzati su licenza per le sconcertanti vette di mediocrità raggiunte, attendevamo con scetticismo l’ennesimo tie-in. Tuttavia, “X-Men le origini: Wolverine” riesce da subito a impressionare positivamente e, sebbene il risultato finale non sia una promozione con lode, a divertire.
 
LA TRAMA – Prima di Wolverine…
La struttura narrativa di questo titolo mischia gli avvenimenti relativi al “supereroe con gli artigli” attingendo un po’ dalla serie a fumetti e un po’ dalla pellicola cinematografica. 
In sostanza saremo proiettati in una serie di flash-beck durante i quali passeremo da un “futuro non molto lontano”, in cui il mondo è in rovina, il “nostro presente”, durante il quale Logan tenterà di vendicarsi di William Stryker e un “passato non troppo remoto” ambientato durante una missione in Africa durante la quale maturerà la rottura fra “il nostro eroe” e l’esercito fra le cui fila militava.
Gli avvenimenti raccontati costituiscono una coerente e sufficientemente interessante prequel della trilogia cinematografica.
La narrazione è affidata a scene filmate realizzate con il motore grafico, le quali peccano per resa video e livello di dettagli, e scene molto più raffinate con sequenze al limite del realismo.
[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=nsABXfLh9Qw[/youtube]

 
IL GAMEPLAY – Quando Wolverine emula Kratos
“X-Men le origini: Wolverine” è un gioco d’azione in terza persona caratterizzato da un alto tasso di violenza su schermo con arti e teste mozzate e fiumi di sangue a scorrere inarrestabili. 
Logan sarà impegnato, prevalentemente, in combattimenti con gregari (abbastanza vari), mini-boss e boss contro i quali potremo sfoggiare un campionario vario (ma non vastissimo) di mosse semplici da eseguire. Parte secondaria del gioco è dedicata a sequenze platform o alla risoluzione di elementari enigmi ambientali resi ancora più semplici dalla possibilità di attivare i “sensi feriali” i quali ci indicheranno con quali oggetti dello scenario possiamo interagire. 
In sostanza la struttura di gioco, ma ancor più talune movenze di Logan (soprattutto quando si arrampica sui muri sfruttando gli artigli), rammentano il capolavoro “God of war”.
Le armi in nostro possesso, manco a dirlo, sono gli indistruttibili artigli di adamantio. Potremo inanellare combo semplici basate sulla combinazione dei tasti “Quadrato” e “Triangolo” (rispettivamente: attacco leggero e pesante), compiere un poderoso balzo verso i nemici (si tratta dell’affondo), consumare esecuzioni spietate (afferrando il nemico e completando il mini-game) e sferrare attacchi che consumano l’indicatore della furia (si tratta di quattro tipologie di assalti dirompenti e scenografici per resa in video). 
L’IA è nella norma rispetto ai giochi del genere: ogni nemico ha un suo campionario di attacchi che sferrerà in modo ciclico.
L’interattività non si distingue per nulla di particolare, gli scenari si “graffiano” al passaggio degli artigli di Wolverine mentre la distruttibilità è limitata a pochi oggetti i quali rilasciano sfere che ricaricano la barra della furia.
Sebbene la struttura degli scenari è abbastanza lineare, i numerosissimi collezionabili gettano le base per un’indagine attenta delle location. Infatti, potremo ricercare “le piastrine” (le quali ci forniranno, al pari delle uccisioni, PE che consentono l’aumento di livello), “i mutageni” (si tratta di particolari potenziamenti) e “i modellini di Wolverine” (che sbloccano i costumi).
 
IL COMPARTO GRAFICO E SONORO – Alti e bassi
Il comparto grafico si districa fra alti e bassi: se da un lato non si può criticare la grafica in-game, in generale discreta o comunque rientrabile nei canoni della next-gen., non si capisce perché la narrazione della trama sia affidata all’alternarsi di sequenze con texture poco definite realizzate con il motore grafico e sequenze impressionanti per realismo tanto da aver la sensazione di guardare un film e non un videogame. Forse una scelta differente avrebbe sortito un risultato finale più bilanciato e per questo apprezzabile.
Per il resto tutto rientra nella norma: il particellare fa la sua parte e il character desing è ispirato (specie per i boss), peccato per qualche bug di troppo e per “incastramenti” sporadici.
Il comparto audio è buono: l’effettistica è convincente, la colonna sonora è coinvolgente e il doppiaggio se da un lato non è raffinatissimo per sincronia audio/video e per scelta delle voci, dall’altro si fa apprezzare per la localizzazione interamente in italiano. 
 
LONGEVITA’ E MULTIPLAYER – Tagliando di qua e di là il tempo passa…
Il titolo sviluppato da Raven Software fa registrare risultati sufficienti sul fronte longevità. Tagliuzzando, tagliuzzando i nemici che di volta in volta si dispiegheranno dinnanzi a noi saremo impegnati per circa dieci ore.
Il gioco ha tre livelli di difficoltà: facile, normale e difficile (all’inizio bloccato), i quali presentano una calibrazione “al ribasso” non costituendo mai una sfida molto impegnativa cosa affatto negativa in quanto risparmia all’utente momenti di frustrazione come accade con certi titoli del genere.
La rigiocabilità non è altissima a causa della ripetitività delle sequenze centrali un po’ troppo basate sullo scontro con gregari. Per antitesi, la seconda parte del gioco può vantare situazioni molto più varie (specie per i molti boss) e di conseguenza più spassose.
Il multiplayer on-line è completamente assente.
 
CONCLUSIONI – Grande eroe, grande gioco!
“X-Men le origini: Wolverine” è un “signor” tie-in, completo quasi in tutto se non fosse per un comparto grafico che mostra il fianco a qualche incertezza di troppo e ad un’insita ripetitività della parte centrale del gioco.
A parte questo il resto funziona molto bene, il titolo diverte, appassiona grazie soprattutto al carisma del protagonista: animale quanto basta ma anche rispettoso di alcuni fondamentali valori della vita umana che lo rendono il “buono” nonostante sia implacabile con i nemici.
Allora, tirate fuori le unghie…pardon, gli artigli e fate a fette il nemico: è molto appagante!

 
Pro:
– Sanguinolento al punto giusto
– Protagonista carismatico
– Gameplay frenetico

 

Contro:
– Sporadici bug
– Qualche magagna grafica
 
GIUDIZIO
Grafica 8,5
Sonoro 8,5
Gameplay 9
Trama 8,5
Longevità 7,5
Rigiocabilità 6,5
TOTALE 8,1

 

Autore: enea83

 

Questa recensione è stata fatta esclusivamente per PS3ita!

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