[RECENSIONE] VIKING: BATTLE FOR ASGARD

 
 
Genere: Azione
 
Sviluppatore: Creative Assembly
 
Distributore: Halifax
 
Lingua: Italiano
 
Giocatori: 1
 
Piattaforma: PS3/XBOX
 
Disco blu-ray | PSN: Disco
 
Data di uscita: 28 marzo 2008
 
Sito ufficiale: VIKING: BATTLE FOR ASGARD
 
Un buco nell’acqua
Si rimane sempre stupiti di fonte a un titolo capitolato in un clamoroso buco nell’acqua, sopratutto quando il lancio commerciale è preceduto da una campagna pubblicitaria in pompa magna e la realizzazione del suddetto gioco è curata da un gruppo di sviluppatori affidabile. Eppure, “Viking: battle for Asgard” si è rivelato una delusione su tutta (o quasi) la linea: qualcosa che difficilmente, per cocente delusione, potrà essere dimenticata. Entriamo nel dettaglio…

 

LA TRAMA –  Quando le divinità preferiscono distruggersi
Come spesso accade, i racconti mitologici (sia greci, orientali o, come in questo caso, nordici) catturano l’attenzione delle persone facendo viaggiare la mente e appassionato nel profondo. In questo (almeno) il titolo della Creative Assembly non delude, grazie ad una discreta costruzione delle vicende narrate e ad una illustrazione cinematografica composta da immagini statiche in lento movimento (come ad esempio nel prologo) e da cutscene magistralmente curate. La dea dell’Oltremondo Hel ha deciso di prendersi la sua rivincita su Odino, flagellando il regno di Midgard ed infestandolo con le anime dannate dei guerrieri caduti scatenando, così, il Ragnarok (l’Apocalisse). Freya (figlia di Odino), tramite il suo protetto Skarin, è volenterosa di porre fine alle nefandezze della divinità cattiva e riportare la pace sulla Terra. Il “nostro eroe” riuscirà nell’impresa?
[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=HqcPqvOAsSE[/youtube]

 
IL GAMEPLAY – Iniziano le note dolenti…
“Viking: battle for Asgard” è un gioco d’azione in terza persona.
Una volta avviato il gioco ci troveremo nel villaggio di Skarin, dal quale potremo accedere alla mappa del regno e scegliere le varie missioni da compiere. Le missioni sono sempre le stesse (ecco un primo campanello d’allarme per l’accusa finale ed inevitabile di ripetitività): liberare soldati alleati (i quali si uniranno a noi nella battaglia, ma spesso si riveleranno poco utili a causa di una intelligenza artificiale deficitaria), cercare determinati oggetti, uccidere dei traditori e conquistare le roccaforti dei nemici.
Contro le orde avversarie potremo disporre di varie armi (prevalentemente da taglio del tipo asce o spade) e, accumulando le uccisioni, vedremo la barra rossa riempirsi permettendoci di caricare le nostre armi con magie a base di ghiaccio, fuoco o fulmine.
L’utilizzo delle armi si rivela appagante, grazie alla possibilità di fare a pezzi gli avversari, ma è anche vero che il gameplay è molto limitato essendo basato solo su pochi tasti (attacco leggero, pesante e parata). Un gameplay con così scarsa profondità si rivela ostico da padroneggiare già con i nemici di “piccola taglia”, figuriamoci con i cosiddetti boss, i quali si riveleranno davvero difficili da abbattere.  
Il Dual Shock 3 non trova alcuna applicazione particolare. Infatti il titolo non è compatibile né con la vibrazione né con il sensore di movimento.   
La grafica è un altro elemento che non convince del tutto. Se da una parte le sequenze filmate si rivelano spettacolari e, a volte, capaci di lasciare con la bocca aperta grazie ad un adeguato uso della regia, dall’altro il motore grafico del gioco è decisamente insufficiente per i parametri della next-gen. e forse addirittura inferiore a taluni giochi per PlayStation2.

 

Peggio ancora si registra sul fronte del sonoro. Infatti, sia l’interazione con l’ambiente, sia le colonne sonore che dovrebbero accompagnare l’azione di gioco, si rivelano scarne e spesso si ha addirittura l’impressione che l’audio non funzioni affatto. Il gioco è commercializzato con il doppiaggio in inglese (molto incerto) e i sottotitoli in italiano.  
La longevità si attesta su livelli bassi. Con circa 8-9 ore di gioco (anche di meno a secondo delle abilità dell’utente) si giunge alla fine delle avventure di Skarin. Non migliora il bilancio della longevità, sia l’azione di gioco ripetitiva e alla lunga noiosa (che ha ripercussioni anche su una rigiocabilità pari a zero), sia l’assenza del multiplayer.
 

 

CONCLUSIONI
 
“Viking: battle for Asgard” è un gioco davvero brutto!
Il gameplay è limitatissimo, la grafica è old-gen., l’audio praticamente assente e la longevità insufficiente. La trama, come accade sempre quando si ricorre alla mitologia, è ottima ma tutto il resto è da rifare. Eppure, dagli autori del celebre “Spartan: total warrior” ci saremmo aspettati un prodotto migliore.
Forse sarebbe stato meglio se Odino (o Freya) avesse mandato un “eroe” fra i ragazzi della Creative Assembly ad evitare il Ragnarok di un titolo che ben faceva sperare, ma che alla fine si è mostrato un’amara delusione. Odino, perdonali!!!

 

 
GIUDIZIO
Grafica 5,5
Sonoro 4,5
Trama 8
Gamplay 4,5
Longevità 5
Rigiocabilità 4,5
TOTALE 5,3

 

Autore: enea83

 

Questa recensione è stata fatta esclusivamente per PS3ita!

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