[RECENSIONE] STREET FIGHTER IV
Genere: Picchiaduro
Sviluppatore: Capcom
Distributore: Halifax
Lingua: Sottotitolato italiano
Giocatori: 1-2
Piattaforma: PS3/XBOX/PC/APPLE
Disco blu-ray | PSN: Disco | DLC extra
Data di uscita: 20 febbraio 2009
Sito ufficiale: STREET FIGHTER IV
INTRODUZIONE – Il suo nome è “Street Fighter!”
Immaginate un palchetto annesso a una sala conferenza piena zeppa di uomini sulla trentina, distinti, giacca e cravatta e tanti buoni propositi per il futuro. Immaginate, poi, in questo contesto, un tizio, apparentemente fuori posto, con aspetto trasandato, barba incolta e poco gusto nel vestire salire sul palchetto, impossessarsi del microfono, dare qualche occhiata agli increduli astanti e poi sentirlo urlare a squarcia gola una sola parola: “Picchiaduro”. Immaginate, ancora, tutti quegli uomini distinti sulla trentina, udito quell’urlo riecheggiare nella sala gremita, guardarsi l’un l’altro per poi rispondere a loro volta: “Street Fighter!”.
Trattasi, chiaramente, di un aneddoto inventato di sana pianta ma non per questo impossibile da realizzarsi, n’è prova il segno indissolubile che la saga di Street Fighter, da quando è comparsa sulla scena videoludica nel lontano 1987, ha lasciato nel cuore di milioni di bambini, ora adulti ma sempre fighters. Così mi sento, io, a commentare “Street Fighter IV”.
LA TRAMA – Un nuovo torneo
La trama di questo celebre picchiaduro è tanto semplice quanto risaputa. I migliori combattenti al mondo, per ragioni diverse (migliorasi, trionfare sugli altri, mera celebrità, sfrenato narcisismo), si danna battaglia, in incontri dove non sarà sufficiente la sola forza fisica per avere la meglio sugli avversari, per giungere allo scontro finale contro Seth: è l’inizio di un nuovo torneo.
All’inizio sono disponibili 16 fighters: Dhalsim, Blanka, Chun-li, Ryu, Honda, Zangief, Guile, Ken, M. Bison, Sagat, Vega, Balrog, Abel, C. Viper, Rufus e El fuerte; da sbloccare: Gouken, Seth, Cammy, Dan, Fei Long, Sakura, Rose e Gen.
[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=2uOt-XmNrQw[/youtube]
LE MODALITÀ – Una per ogni gusto
In “Street Fighter IV” sono presenti cinque modalità differenti.
La prima è la modalità “Arcade” costituita dalla storia classica con i combattenti impegnati nel torneo.
La seconda è “Battaglia Versus”, in cui potremo sfidare la CPU o un nostro amico.
La terza è “Battaglia in rete”, nella quale potremo confrontarci con chiunque on-line, ma attenti, fate tanta pratica per evitare figuracce, in giro c’è gente che sembra giocare a “Street Fighter” da una vita.
La quarta è “Sfida”, si compone della modalità “Contro il tempo”, in cui saremo impegnati a battere una serie di nemici entro un limite cronologico indicato; abbiamo, poi, “Survival” in cui dovremo sopravvivere ad una serie di nemici senza essere messi KO; infine, abbiamo “Prova” in cui saremo chiamati a eseguire determinate mosse in sequenza.
L’ultima modalità è “Allenamento”, fondamentale per prendere famigliarità con i comandi.
IL GAMEPLAY – Arcade è bello
Per giocare a “Street Fighter IV” non è necessaria l’installazione, tuttavia, è possibile avviarla dalla voce “Opzioni” del “Menù Principale”: essa alleggerirà il lavoro del “nostro” lettore blue-ray occupando circa 2 Gb di spazio sull’Hard Disk.
Il piacchiaduro della Capcom è caratterizzato da un gameplay “tradizionale” di stampo arcade, specie per le peculiarità grafiche di cui si dirà più in là. La software-house di Osaka si mostra fedele a se stessa mantenendo la formula in 2D nonostante oggi tutti i picchiaduro siano in 3D.
I principali fighters, già noti per la loro presenza nei precedenti capitoli della serie, presentano le celebri mosse (Hadoken, Shoryuken) eseguibili secondo i “soliti” comandi basati su combinazioni di attacchi con pugni e calci leggeri, medi e forti con la rotazione dello stick analogico sinistro. Le più consistenti novità sono rappresentate dalla presenza di due barre: “EX” e “Revange”. La prima si riempie grazie ai colpi inflitti e ci consentirà di sferrare “l’Attacco Speciale”; mentre la seconda si riempie in seguito ai colpi subiti e potrà essere adoperata per sferrate “l’Attacco Ultra”. Si tratta delle due mosse che consentono di infliggere i maggiori danni, ma entrambe, con il giusto tempismo, possono essere parate. È ovvio, data la possibilità di sfruttare potentissimi attacchi sia conducendo una macth offensivo che difensivo, che non è possibile abbassare la guardia durante il gioco, anche quando si pensa di aver già vinto.
I comandi, una volta fatta la dovuta esperienza e per questo la modalità “Allenamento” sarà vitale, risultano ben calibrati, consentendo l’immediatezza del gameplay anche a chi non ha assoluta familiarità con il genere.
Il titolo è compatibile con la vibrazione del Dualschock3 ma non con il sensore di movimento. Il gameplay, basato sulla combinazione di pugni e calci forti, medi e deboli, potrebbe sembrare ostico da padroneggiare con il pad della PlayStation (non ha caso è in commercio un joystick arcade), tuttavia, con un po’ di pratica, si giungerà a una notevole disinvoltura.
La schermata di gioco, settabile alla voce “Opzioni” del “Menù Principale”, nel modello prestabilito presenta in alto la barra dell’energia vitale dei combattenti, il tempo mancante alla fine dell’incontro (almeno ché non si deselezioni l’opzione) e i macth vinti; in basso abbiamo le due “famose” barre “EX” e “Revange”.
IL COMPARTO GRAFICO E SONORO – Stile “Anime” in versione next-gen.
Un’altra novità, la più vistosa, è costituita dalla nuove veste grafica. Il character desing, pur rimanendo di stampo arcade, presenta un particolare stile che attinge a piene mani dai manga, soprattutto per quanto riguarda l’espressioni facciali, mentre la natura e i variegati colori della animazioni hanno forti legami con le “Anime” (i “cartoni animati”, che Dio mi perdoni per averli chiamati così, giapponesi).
Ogni attacco è seguito da un effetto visivo e sonoro unico. L’alternanza, in sequenza ravvicinata, delle diverse mosse darà vita a una gamma di azioni capaci di rapire l’attenzione e incantare.
Gli scenari, pochi per la verità, che saranno da teatro ai nostri combattimenti, rimangono sostanzialmente statici, con poche animazioni (comunque maggiori rispetto al recente “Street Fighter II Turbo HD Remix”) fatte di due, tre, scatti ma di effetto notevole.
L’effettistica e la colonna sonora sono prodotti raffinatissimi, capaci di amalgamare le musiche “tradizionali” del brand con composizioni di gusto “moderno” senza ch’esse stonino.
LONGEVITA’ E MULTIPLAYER – Breve la storia, infinito il multiplayer
Quantificare la longevità di un titolo come “Street Fighter IV” non è facile. Se volessimo considerare la “Modalità Arcade” main quest, in quanto ha per oggetto la storia dei combattenti e la loro partecipazione al torneo, la longevità non è elevata, infatti, il tempo necessario per completare i sette macth che la compongono è di poche ore. Certo, se completassimo la “Modalità Arcade” con ogni personaggio, sbloccando i rimanenti combattenti, il gioco durerebbe molto in più, specie alla luce dei ben otto livelli di difficoltà. Tuttavia, rigiocare la medesima modalità con fighters diversi non attrae tutti gli utenti.
La naturale valvola di sfogo di un gioco così “corto” è il multiplayer, sia off-line sfidando gli amici, sia on-line. L’on-line si compone della “partita classifica” e “giocatore”, in entrambe si può scegliere di affrontare utenti con il nostro stesso livello di esperienza oppure scelti casualmente fra quelli connessi.
CONCLUSIONI – Il valore della “tradizione”
In “Street Fighter IV” la Capcom, pur rimanendo legata al gameplay tradizionale del picchiaduro arcade in 2D, riesce a rinvigorire il genere introducendo “l’Attacco Speciale”, “Ultra” e nuovi combattenti.
La grafica “cartoonesca”, fatta di effetti visivi fiammeggianti in tripudi di colori, il sistema di gioco immediato, divertente e una modalità on-line capace di offrire sfide davvero impegnative agli utenti, rendono questo ennesimo lavoro della software-house di Osaka un prodotto eccellente. Nessun fan può lasciarselo sfuggire e anche i neofiti dovrebbero, perlomeno, provarlo, in quanto la tecnica raggiunta è davvero pregevole e chiunque può apprezzarla.
Tutti abbiamo una ragione per combattere: che il torneo abbia inizio!
Pro:
– Comparto tecnico sublime
– Gameplay immediato
– Divertente
Contro:
– Longevità ridotta del single player
– Pochi stage
GIUDIZIO
Grafica 9,5
Sonoro 9,5
Gameplay 9,5
Trama 8
Longevità 8
Rigiocabilità 9,5
TOTALE 9
Autore: enea83