INTRODUZIONE – C’era una volta in una galassia lontana, lontana…

Se dovessi dire il nome di un uomo capace di intrattenere ed arricchirsi con un’idea, beh, quel nome sarebbe George Lucas. Lo sceneggiatore californiano, grazie ad una invidiabile e fervida immaginazione, è riuscito a creare addirittura un universo intero retto da un Repubblica decaduta degenerata in Impero tirannico e popolato da una moltitudine sconfinata di specie viventi.

Il business legato a “Star Wars”, oltre ai noti film, ha partorito gadget di ogni tipo e quindi anche videogames. È oggetto di questa recensione l’ultima fatica della LucasArts: “Star Wars il potere della Forza”, trattasi di un mediocre titolo che ha come unico scopo sfruttare il celebre brand di cui porta il nome oppure si tratta di un capolavoro? Cerchiamo di capirlo.

 

La storia narrata si pone cronologicamente fra le due trilogie di film; ci troviamo, infatti, dopo la caduta della Repubblica per mano del signore dei Sith, il cancelliere Palpatine, e il massacro del Consiglio dei Jedi perpetuato dal Anakin Skywalker, futuro lord Vader. Proprio quest’ultimo, ad inizio gioco, si recherà sul pianeta dei Wookiee per uccidere un altro Jedi, durante la missione incapperà in un bambino e, fiutando in esso le potenzialità della Forza, deciderà di risparmiarlo per farlo diventare il suo apprendista segreto. 

In “Star Wars: il potere della forza” vestiremo proprio i panni di quel bambino. Inizialmente dovremo eliminare tre Jedi superstiti, i quali vivono nascosti in remoti pianeti, per completare il nostro addestramento. Durante questo “pellegrinare” nell’universo saremo affiancati da Proxy, un robot protocollare, e dall’affascinate pilota Juno Eclipse. Tuttavia, la  nostra reale missione sarà diventare abbastanza forti per aiutare il “nostro maestro” ad eliminare l’Imperatore.

Il plot narrativo è costruito molto bene e fa luce sulla nascita dell’alleanza dei  Ribelli guidati dalla principessa Leila.

L’interattività da prova di un grande lavoro d parte della LucasArts. Oltre ai molteplici oggetti, come detto in precedenza, presenti nelle location e utilizzabili per bersagliare i nemici grazie alla Forza, non si può trascurare l’alta percentuale di distruttibilità degli scenari che si sgretolano sotto il potere del lato oscuro: davvero molto appagante.

L’esplorazione non è nulla di impegnativo. Gli scenari per quanto vari e vasti risultano molto lineari e, con un po’ di attenzione, è possibile trovare i già citati Holocron, essi sono di due tipi: cubi gialli contenenti punti esperienza per la crescita del giocatore o piramidi rosse che forniscono poteri speciali per un arco di tempo limitato.

 

Il comparto grafico è uno dei punti forti di questo titolo: il motore poligonale si presenta solido e ben dettagliato con texture di buona qualità. 

Fiore all’occhiello del lavoro della LucasArts sono le animazioni, non solo le cutscene si distinguono per qualità e limpidezza dell’immagine ma anche le animazioni in-game presentano sequenze fluide e spettacolari per stile di combattimento specie durante gli scontri con i boss. 

Un lavoro straordinario è stato compiuto per il level design. Ogni missione ci porterà in un mondo diverso dell’immensa e pittoresca galassia partorita dalla mente geniale di Lucas, ed ognuno di questi mondi si caratterizza per una fauna ed una flora unica, al pari dei nemici diversi non solo per aspetto ma anche per caratteristiche offensive che affronteremo.

Molto curato è anche il character desing, specie per quanto riguarda il “nostro protagonista”, il quale indosserà un completo diverso ad ogni missione a seconda dell’ambiente che troveremo nei mondi in cui atterreremo. 

Il comparto audio può vantare la colonna sonora originale della serie cinematografica, quindi contribuisce in modo determinante a creare un clima evocativo aiutato, a livello visivo, dagli effetti particellari su tutti il scintillante fulmine della Forza. 

L’effettistica in generale è molto curata e lo si nota nel caratteristico suono sprigionato dalla spada laser qualora fosse “ondeggiata” in aria. Il doppiaggio è di ottima fattura e interamente in italiano.  

 

La longevità di “Star Wars: il potere della Forza” è insufficiente rispetto alla media degli gli action, stiamo parlando di circa 8-9 ore di gioco a seconda delle abilità dell’utente. L’assenza del multiplayer on-line non consente di prolungare oltre l’esperienza di gioco.

Un simile gioco punta molto sulla rigiocabilità specie alla luce dei numerosissimi sbloccabili (costumi, cristalli della spada laser, abilità speciali). Essa, tuttavia, non “affascina” tutti gli utenti (anzi, al contrario), tra l’altro il titolo della LucasArts settato al secondo livello di difficoltà (sui quattro presenti) risulta già molto impegnativo e per lunghi tratti decisamente frustrante. Ne consegue che l’utente-medio, una volta finito il gioco, difficilmente nell’immediato tornerà a rimettere il disco nella console.

 

Dopo la parte descrittiva sul gameplay bisogna giungere a delle conclusioni. I combattimenti costituiscono, praticamente, l’unica azione di gioco e, per quanto spettacolari grazie alle combo e l’uso della Forza, alla lunga potrebbero stancare per l’insita ripetitività.

Il comparto tecnico è di buon livello nonostante la presenza di alcuni bug, per effetto dei quali potremmo incappare in nemici che resteranno in piedi nonostante la loro barra energetica sia azzerata oppure la nostra controparte virtuale tenderà ad incastrarsi in parti dello scenario.    

Insomma, “Star Wars: il potere della Forza” è solo un gioco nella media. Dispiace, in quanto le potenzialità per la riuscita del prodotto finale c’erano tutte, purtroppo l’eccessiva linearità dei livelli, il gameplay ripetitivo e la longevità insufficiente non consentono al prodotto della LucasArts di compiere quel salto di qualità che avrebbe potuto (e dovuto) fare. Ma non temete, il gioco saprà offrirvi diverse ore di sano divertimento: che la Forza sia con voi!