[RECENSIONE] GRAND THEFT AUTO IV
Genere: Azione
Sviluppatore: RockStar Games
Distributore: Take Two Interactive
Lingua: Italiano
Giocatori: 1
Piattaforma: PS3/XBOX/PC
Disco blu-ray | PSN: Disco
Data di uscita: 29 aprile 2008
Sito ufficiale: Grand Theft Auto IV
INTRODUZIONE – Il perchè…
Negli ultimi vent’anni, i videogames hanno ricoperto un posto sempre maggiore nell’intrattenimento, tra l’altro conquistando ogni fascia d’età.
Questo fattore, a mio avviso definibile con l’etichetta di “fenomeno sociale”, crea attese spasmodiche in prossimità dell’uscita dei sequel di quei titoli diventati cult.
“Grand Theft Auto IV” è un cult. Già questo dovrebbe essere sufficiente per definirlo.
GTA IV è il titolo più atteso dell’anno!
Nonostante le critiche per i contenuti violenti, il titolo della RockStar ha conquistato il pubblico, con tanto di file dinanzi ai negozi e record di vendite nel mondo.
Perché?
Damerini subdoli e farisaici, dai facili moralismi, nonostante abbiate più scheletri negli armadi dello stesso Niko Bellic, vi chiede il perché???
Perché GTA è GTA!
LA TRAMA – il sogno americano, solo pretesto?
Niko Bellic vive la realtà difficile dei Paesi dell’Est. Ha un passato da soldato ma non ha un lavoro e nemmeno un soldo, possiede solo “la speranza”. “La speranza” gli giunge dalle lettere e dalle mail inviate del cugino Roman, il quale, dall’altra parte dell’Atlantico, sta vivendo il sogno americano.
Quindi, Niko parte alla volta dell’America, ma una volta attraccato nel porto di Liberty City (una città dannatamente simile a New York, con tanto di statua della libertà) si rende conto che le cose sono ben diverse da come se le era immaginate: Roman non vive in una villa, ma in piccolo appartamento infestato da enormi scarafaggi, i pochi soldi che possiede sono prosciugati dagli strozzini ed il sogno americano è solo una menzogna.
Proprio per risolvere i guai del cugino con la mala vita, Niko si trova autore di delitti efferati, commessi senza alcuno scrupolo, così come non ha scrupoli un reduce che ha assistito alle barbarie della guerra su donne e bambini.
Comunque, Niko non ha attraversato l’oceano solo per vivere il sogno americano…
[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=dWY5a0E1VPY[/youtube]
IL GAMEPLAY – il piatto forte
Un celebre sito internet di cultura e divulgazione, alla voce GTA, recita: “simulatore di vita criminale”. Non credo esista un possessore di console che non sappia in cosa consista il titolo della RockStar; da qui la difficoltà, per certi versi, a ridurre il tutto ad una formula sintetica capace di rendere l’idea sul genere del gioco anche ai profani. Eppure, pochi possono dissentire da questa definizione, perlomeno per immediatezza.
Inserendo il disco nella console, parte automaticamente l’installazione: la durata è di circa otto minuti e lo spazio occupato sul disco è di poco inferiore ai 3,4 Gb.
La struttura generale del gioco è, sostanzialmente, invariata. Con la pressione del tasto STAR avremo accesso alla mappa di Liberty City, dove sono visibili i vari negozi (per l’acquisto di armi, vestiti o anche per il solo svago grazie ai pub in cui intrattenersi con le freccette, il biliardo e il bowling), la nostra “squallida” dimora e i vari “personaggi chiave”, parlando con i quali avvieremo le missioni.
La grande novità del gioco è costituita dalla possibilità di avviare le missioni, anche, tramite l’utilizzo di un cellulare (quello che Roman ci regalerà appena messo piede in città). Accedendo alla voce rubrica, potremo chiamare varie personaggi (alcuni decisamente sui generis) i quali ci daranno degli incarichi. Le missioni sono in linea con quanto già visto nei precedenti capitoli della saga, eppure riescono a non annoiare grazie ad una gamma piuttosto ampia che spazia dal pestaggio, riscossione pizzo, furto d’auto, uccisioni su commissione, recupero carico, corse clandestine, ecc… (non vorrete che vada avanti all’infinito?).
Non ci sono limiti ai veicoli utilizzabili, si possono usare tutti quelli che si incrociano per strada, quindi macchine, camion ma anche moto. Inoltre, il trasporto è arricchito dalla possibilità di prendere la metropolitana o l’elicottero. È possibile chiamare anche un taxi: si schiaccia L1, Niko si porta le dita alla bocca e fischia, il taxi accosta, scegliamo la destinazione e il nostro autista ci porterà dove vogliamo andare, a noi la possibilità di goderci il viaggio o premere X, tagliare e giungere immediatamente alla nostra meta. Ovviamente il taxi va pagato e il prezzo dipende dalla distanza.
La schermata di gioco presenta alcuni indicatori che sarà bene ricordare. In basso a sinistra, si trova la mappa della città in cui seguire le indicazioni del GPS per raggiungere la meta interessata. La mappa è contenuta in un tondino il quale presenta due barre: una verde (la vita) e una blu (il giubbetto antiproiettile, capace di ridurre i danni d’arma da fuoco). In basso a destra, comparirà il “famoso” cellulare, per utilizzarlo basta schiacciare la freccia rivolta verso l’alto del pad. Infine, in alto a destra, compariranno le temutissime sei stelle: più se ne accendono più poliziotti avremo alle calcagna pronti ad arrestarci (in questo caso riprenderemo il gioco dalla più vicina stazione di polizia) o, peggio ancora, ucciderci (in tal caso riprenderemo il gioco nell’ospedale più vicino).
L’interattività con l’ambiente è buona. Non ci sono molte cose da fare esplodere ma i fori di proiettili sulle fiancate delle macchine sono uno spettacolo videoludico impossibile da dimenticare.
GTA IV è compatibile con la vibrazione del Dual Shock 3. Il joypad vibra in caso di squillo del cellulare (se selezioneremo la modalità vibrazione, proprio come in quelli reali), tamponamento, in caso un lampo squarci il cielo o quando si è ubriachi. Il titolo è anche compatibile con il sensore di movimento del SIXAXIS, lo si sfrutta nella guida per sterzare ma non è molto preciso (quindi è un bene poterlo disattivare e usare il joypad normalmente) oppure per ricaricare (basta un movimento in avanti).
IL COMPARTO GRAFICO E SONORO – ancora meglio…
Il comparto grafico è da next-geneneration, non a caso GTA IV è disponibile solo per la ps3 e l’xbox360. La riproduzione dei particolari è davvero impressionante, così come la naturalezza della camminata di Niko (naturale ma un po’ troppo dondolante e a volte fastidiosa da padroneggiare), la dinamica di circolazione delle vetture e degli incidenti (spettacolari quelli in moto). Il motore poligonale regge alla grande, anche nelle fasi più concitate, con solo sporadiche sbavature delle texture. Tuttavia, non siamo di fronte a un capolavoro grafico.
Il comparto audio è di primissimo livello. Oltre agli effetti sonori variegati e ben calibrati, bisogna ricordare le innumerevoli colonne sonore che accompagneranno le nostre “gite” a Liberty City: sarà possibile accendere l’autoradio di ogni vettura, cambiare stazione (con la pressione delle frecce destra e sinistra del pad) e quindi base musicale oppure spegnere tutto e goderci “i rumori di fondo della città che vive”.
LONGEVITA’ E MULTIPLAYER – per non smettere mai di giocare
La longevità è qualcosa di impressionante. Infatti, i cosiddetti titoli next-gen., ci hanno abituato a storie brevissime, invece GTA IV, può vantare una longevità stimata sulle 30 ore di gioco: si tratta di una stima poco attendibile, se volessimo affrontare le missioni secondarie le ore di gioco potrebbero benissimo raddoppiarsi. Si tratta, indiscutibilmente, di una nota positiva, tanto da giustificare, addirittura, il prezzo folle raggiunto dai giochi per console.
A prolungare ancor di più l’esperienza di gioco, ci pensano le tantissime modalità del multiplayer, capace di rendere GTA IV potenzialmente infinito.
Sarà possibile personalizzare il nostro alter ego virtuale ed accedere al multiplayer dall’omonima voce nel cellulare di Niko durante la modalità single player. Effettuato l’accesso, ci troveremo sempre a Liberty City con la mappa della città invariata rispetto al gioco off-line.
Le numerosissime modalità sono: freeroam (in cui vagheremo liberi nella città potendo fare qualunque cosa), gara (si tratta di gare clandestine su modello di quelle già viste durante il gioco), mina la base (bisogna recuperare dell’esplosivo e far saltare una nave nemica), il guastafeste (in cui rimediare ad un recupero di droga andato a male), scappa (scortare un boss dall’aeroporto ad una zona sicura), guerra per il territorio (consiste nel raggiungere determinati punti indicati nella mappa per ottenere il controllo dei vari territori), guardie e ladri (scortare un boss sotto attacco della polizia), via con l’auto (bisogna rubare delle auto e portarle in determinati luoghi), mafia (svolgere missioni per la mafia) e deathmatch (il classico tutti contro tutti, in cui si otterranno soldi per ogni uccisione, alla fine chi ha accumulato più denaro vince).
CONCLUSIONI – Quel capolavoro che non ti aspetti…
Sebbene “Dead Space” avesse fatto intravedere, nelle varie anteprime, premesse interessanti, molti non pensavano che il risultato finale potesse essere così riuscito. EA ha sfornato un survival horror di primissimo livello, al quale sarà affiancato un seguito già in lavorazione.
Il gameplay, le atmosfere, la trama, gli effetti audio/video, sono tutti elementi di forza di questo titolo, miscelati con sapienza e capacità da parte del team EA Redwood Shores. A tutto questo si aggiungono sequenze davvero innovative ed esaltanti, quali le fasi in assenza di gravità oppure all’esterno dell’astronave Ischimura.
Il mistero dello spazio e della vita aliena trovano una chiave di lettura fanta-horror in quello che Dario Argento ha definito: “il gioco più terrificante e spettacolare dell’anno”.
Acquisto obbligato per i fan del genere e per chi è alla ricerca di emozioni forti. Ma attenti, nello spazio profondo potreste trovare la morte…
Pro:
– è GTA
– longevità
– dIvertentissimo
Contro:
– grafica migliorabile
– andatura dondolante di Niko
– crea gravi forme di dipendenza