[RECENSIONE] DEVIL MAY CRY 4
Genere: Azione
Sviluppatore: Capcom
Distributore: Capcom
Lingua: Italiano
Giocatori: 1
Piattaforma: PS3/XBOX/PC/APPLE
Disco blu-ray | PSN: Disco
Data di uscita: 2 febbraio 2008
Sito ufficiale: DEVIL MAY CRY 4
A volte, taluni giochi, con i loro sequel (o altre volte con i prequel), danno vita a una tradizione nella quale i “videogiocatori” si immedesimano.
Così come i poemi omerici furono l’orgoglio e l’identità della Grecia Antica, la serie di Devil May Cry è, dal 2001, l’action più esclusivo del suo genere ed un vero must per noi ragazzi dalla console sempre calda…
LA TRAMA
Pronti via! Inserendo il disco nella PS3, durante la fase di installazione, si potranno “rinfrescare” le vicende dell’Acchiappademoni grazie ad un “commovente” riassunto dei tre capitoli precedenti usciti per PS2. Le immagini sfileranno sullo schermo accompagnate dal testo in sovrimpressione e da una musica lirica in sottofondo.
La storia si apre con una cerimonia officiata nella città di Fortuna in onore di Sparda, grande cacciatore di demone nonché padre di Dante. All’improvviso è proprio Dante a irrompere, tramite un ingresso scenografico dalla cupola della chiesa, e a iniziare una carneficina di apparenti innocenti. Dinanzi all’accaduto, Nero (il vero protagonista di “Devil May Cry 4”) inizierà dapprima un duello con Dante e, una volta che il Cavaliere Oscuro avrà guadagnato l’uscita, lo inseguirà scoprendo uno dopo l’altro gli intrighi celati dietro alle apparenze…
Per i più nostalgici ricordo che, dopo aver completato oltre metà gioco, si potranno vestire anche i panni di Dante per un “dolce” ritorno al “Come eravamo”.
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IL GAMEPLAY
“Devil May Cry 4” è un gioco d’azione in terza persona capace di riunire elementi dello shooter, sia Nero che Dante possiedono una pistola a tamburo per colpire gli avversari dalla distanza, a elementi dello slam em-up, grazie alla possente spada che i due “Cavalieri” maneggiano con somma disinvoltura.
Chiunque abbia provato i precedenti capitoli della serie noterà come “l’impalcatura generale” di questo nuovo titolo della Capcom riprenda il passato. Specie si possono notare affinità con le schermate e il motore grafico di “Devil May Cry 3”. È ovvio che rispetto al capitolo precedente tutto risulta potenziato, dalla grafica da next-generation (anche se con alcune sbavature come le ombre o alcuni scenari resi in modo grossolano), alle combo (numerose e molto scenografiche) fino agli oggetti con cui interagire per potenziare il nostro “eroe”.
Per quanto riguarda le armi in dotazione di Nero oltre alla già citata pistola a tamburo e alla spada (la Red Queen capace di infiammarsi e provocare ingenti danni), la novità più vistosa è costituita dal Devil Brinner: si tratta di un’entità demoniaca che risiede nel braccio destro di Nero capace, oltre a consentire di aggrapparsi a “sporgenze sospese in aria” (che ricordano tanto Onimusha 3, un altro titolo Capcom) di sbattere i nemici per terra mettendoli in situazioni di svantaggio.
Anche Dante presenta varie armi, alcune davvero particolari, che renderanno l’avventura parecchio divertente.
Un’altra caratteristica tipica dei titoli precedenti, che ritroviamo anche in questo quarto atto, è la possibilità di scontrarsi con un boss per capitolo. Ce ne sono di ogni sorta, grossi, cattivi, ma soprattutto spettacolari da sconfiggere così come ci ha abituato Dante.
L’utilizzo del SIXAXIS è limitato al controllo della telecamera. Infatti, selezionando dal menù opzioni, opzioni di gioco, sensore di movimento, è possibile regolare la telecamera sulla modalità automatica (che prevede una visuale a inquadratura fissa) oppure scegliere la modalità che consente di regolare la visuale usando il sensore di movimento del controller della Play.
Sulla grafica c’è poco da dire. Il gioco, sotto questo punto di vista, è di primissimo livello anche se a volte si hanno delle sbavature (le già ricordate ombre o taluni scenari). La parte encomiabile di “Devil May Cry 4” è costituita dalle cutscene, non solo lodabili per la qualità, la limpidezza dell’animazione e lo stile ostentato da ogni personaggio ma soprattutto per i colpi di regia e l’attento utilizzo degli angoli d’inquadratura.
Le musiche del titolo della Capcom vanno dalla lirica (con cui si apre la funzione a inizio gioco) al “metallaro”. Nonostante il gape fra questi generi, sicuramente all’antipodi, le scelte musicali risultano sempre adatta alla scena da giocare o alla scena narrata nelle sequenze filmate.
La longevità si attesta su livelli sufficienti. Un aspetto molto importante in tal senso è la rigiocabilità. Infatti, all’inizio saranno disponibili solo due livelli di difficoltà (umano e acchiappademone), ma una volta portate a termine le ventidue missioni si sbloccheranno altri livelli rendendo l’esperienza di gioco davvero impegnativa.
GLI EXTRA
Purtroppo questo titolo non presenta extra. È strano, soprattutto alla luce della capienza dei dischi blue-ray: è possibile che il gioco necessiti di tutti i 25 Gb? Non c’era proprio spazio per metterci qualcos’altro o non lo si è voluto fare?
CONCLUSIONI
Il titolo della Capcom si attesta su livelli decisamente alti. Sia i veterani della saga che i neofiti potranno spendere diverse ore di svago con questo prodotto. Si tratta sicuramente di uno dei titoli d’azione più bello attualmente in commercio per Play Station 3.
Purtroppo, delle lacune esistono. Se bene “l’impalcatura generale” ricordi i titoli precedenti, creando una sorta di “clima familiare”, sarebbe stato apprezzabile aggiungere altri elementi innovativi (non solo un nuovo protagonista che tra l’altro è molto somigliante, non solo per aspetto ma anche per capacità, al celebre Dante).
Comunque, credo che il prossimo titolo della saga sarà esemplare anche sotto questo aspetto (un sequel è forse più di una semplice ipotesi visto che in un paio di settimane la Capcom ha venduto nel mondo ben due milioni di copie).
In conclusione, possiamo stare tranquilli: il Diavolo continuerà a piangere!
GIUDIZIO
Grafica 8
Sonoro 9
Trama 8
Longevità 6
Rigiocabilità 9
TOTALE 8
Autore: enea83