[RECENSIONE] CALL OF DUTY: MODERN WARFARE 2
Genere: Sparatutto, FPS
Sviluppatore: Infinity Ward
Distributore: Activision
Lingua: Italiano
Giocatori: 1 – 32 (multiplayer)
Piattaforma: PS3/XBOX/PC
Disco blu-ray | PSN: Disco | DLC extra
Data di uscita: 11 novembre 2009
Sito ufficiale: Call of duty: modern warfare 2
INTRODUZIONE – Torna la guerra moderna
Quando nel 2007 la serie di “Call of duty” si allontanò temporaneamente delle “famigliari” ambientazioni della Seconda Guerra Mondiale, pochi avrebbero previsto un successo tanto smisurato da far risultare “Modern Warfare” il migliore capitolo della saga: quel successo, ovviamente, non poteva essere ignorato ed oggi “Modern Warfare 2” è una realtà. Nonostante la presenza di alcuni nei, che vedremo qui di seguito, il nuovo lavoro di Infinity Ward deve essere acquistato da tutti gli appassionati di FPS e da chi è alla ricerca di spettacolarità ed azione.
LA TRAMA – I “cattivi” del terzo Millennio
Uno dei pochi punti deboli del titolo oggetto della recensione è la trama. Infatti, chi ha giocato “Call of duty World at War” potrà notare che la struttura narrativa non è cambiata: abbiamo dei laconici briefing carichi di frasi fatte o ad effetto che poco costruiscono una trama degna di nota basata sulla descrizione e l’individuazione di punti sensibili e su come si effettueranno gli attacchi.
L’unica cosa riuscita della trama è il riassunto iniziale dove, tramite il passaggio su schermo di flash ben inquadrati e caratterizzati, si sintetizza esemplarmente gli avvenimenti del primo “Modern Warfare”.
Per il resto c’è poco da riflettere: i “cattivi” sono i terroristi e le forze speciali debbono sgominare i loro piani malefici.
[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=xmpauav2HIU[/youtube]
IL GAMEPLAY – Fra tanta tradizione e poche innovazioni
“Call of duty: Modern Warfare 2” mantiene la sua struttura di FPS classico senza strizzare l’occhio a l’innovazione del genere come la modalità copertura ma introducendo comunque alcune novità gradite.
Così come la saga ci ha insegnato ad amare, anche in questo “Modern Warfare 2” saremo chiamati a compiere una serie di missioni che vanno dall’addestramento iniziale (con tanto di percorso “ad ostacoli” a tempo che ci indicherà il livello di difficoltà sul quale settare il gioco in base al risultato conseguito), all’individuazione, cattura o eliminazione di nemici su location molto varie come un campo nemico innevato (nel quale dovremo infiltrarci durante una tempesta possibilmente senza farci notare e previo la scalata del fianco di una montagna durante una breve sequenza “quasi platform”), le caratteristiche favelas di Rio de Janeiro, Mosca, Stati Uniti o l’Afganistan.
Le missioni “a terra” saranno intramezzate con sequenze sui mezzi durante le quali potremo usare una postazione fissa montata su un mezzo pesante o guidare una motoslitta.
L’aspetto più entusiasmante del gioco è l’arsenale a nostra disposizione per far fuori i nemici, infatti, potremo adoperare le più importanti armi contemporanee che spaziano nelle categorie delle pistole, fucili d’assalto, fucili di precisione, fucili a pompa, RPG, granate stordenti o a frammentazione, si ricorda l’introduzione dello scudo antisommossa. Nonostante tutta questa varietà c’è una limitazione in quanto la nostra controparte virtuale potrà trasportare solo un’arma primaria, una secondaria e alcune granate.
L’Intelligenza Artificiale si attesta su livelli medi, la vera sfida è costituita dall’alto numero di nemici che in ogni mappa dovremo abbattere prima di poter avanzare. Vorrei ricordare la missione nella favelas dove sarà davvero arduo capire dove sono i nemici (a terra o sui tetti), in queste circostanze sarà facile immedesimarsi nella nostra controparte virtuale provando emozioni simili a quelle che si possono provare su un reale campo di battaglia.
Novità assoluta per la serie è l’introduzione, in percentuale davvero risicata, della distruttibilità di alcune parti dello scenario che, come gli utenti più fedeli della serie di “Call of duty” possono ricordare, si contrappone all’assoluta indistruttibilità dei capitoli precedenti. Si tratta di una novità gradita che speriamo sarà implementata ulteriormente nelle prossime produzioni.
L’esplorazione come al solito non cambia, ci troveremo a percorrere scenari molto lineari nei quali cercare poco più di 40 documenti di intelligence contenuti in notebook.
IL COMPARTO GRAFICO E SONORO – Stellare
Come ogni produzione che punta al top, “Modern Warfare 2” può vantare un comparto grafico davvero straordinario. L’immagine su schermo è sempre molto pulita con un livello di dettagli decisamente sopra la media e con una fluidità mai compromessa dai tanti elementi (nemico o oggetti) in movimento.
Grazie alle missioni sparse nel globo potremo apprezzare una considerevole varietà di location con scenari piuttosto dinamici impreziositi da una vasta gamma di effetti particellari che spaziano dalle esplosioni, alle bufere di neve, alla polvere che si alza fino a giungere ai fogli di giornale che, mossi dal vento, svolazzano nell’aria fino quasi ad impattarci.
Una cosa che non mi convince del tutto è identificabile nel character desing dei protagonisti umani ancora troppo squadrati nei lineamenti del viso.
Anche il comparto sonoro è di primissimo livello: la colonna sonora riesce ad accompagnare le azioni su schermo con grande carattere e a completarle magistralmente, l’effettistica delle armi è impressionante per qualità raggiunta e, infine, il doppiaggio interamente in italiano si attesta su livelli decisamente alti.
LONGEVITA’ E MULTIPLAYER – Il potere del multiplayer
In singolo giocatore “Modern Warfare 2” può essere portato a compimento in sole 5-6 ore di gioco a seconda delle capacità di ogni singolo utente. Tuttavia, il titolo in esame può vantare una longevità davvero notevole grazie alle potenzialità della modalità “Operazioni speciali” (69 mini-missioni davvero adrenaliniche che spaziano dalla difesa di una postazione, al raggiungimento di un numero di uccisioni, al raggiungimento di un punto della mappa senza essere notati e ad altre simili) e del multiplayer.
Il multiplayer propone 16 mappe e le classiche modalità di gioco: “Deathmatch” singolo o a squadre, “Domino” (in cui recuperare 3 bandiere), “Demolizione” (in cui distruggere delle bombe prima dello scadere del tempo), “Sabotaggio” (in cui posizionare una bomba in una postazione nemica), “QG pro” (in cui catturare e difendere un bersaglio), “Cerca e distruggi” e “Ruba la bandiera”.
Ovviamente giocando on-line la nostra controparte virtuale aumenterà di livello accumulando punti esperienza, i quali saranno calcolati in base alle uccisioni, alla partecipazione alle partite e tramite un rinnovato e riuscito sistema basato su ricompense (tipo vendicarsi dell’utente che ci ha appena ucciso).
CONCLUSIONI – Il nuovo re degli FPS
Fra poche novità e tanta tradizione Infinity Ward ci mette davanti ad un FPS che farà la gioia degli appassionati del genere e di chi è alla ricerca di azione e spettacolarità. Sebbene la campagna in singolo duri poco, la modalità “Operazioni speciali” e il multiplayer sopperiscono a l’unica mancanza del titolo, ovvero la longevità.
Per il resto c’è poco da dire, la serie di “Call of duty” non ha bisogno di presentazioni, bisogna solo impugnare l’artiglieria e rispondere alla “chiamata alle armi”.
Pro:
– Comparto tecnico stellare
– Sequenze adrenaliniche
– Multiplayer immenso
Contro:
– Campagna in singolo breve
– Poche novità
GIUDIZIO
Grafica 9,5
Sonoro 9,5
Gameplay 9,5
Trama 8
Longevità 9,5
Rigiocabilità 9
TOTALE 9,2
Autore: enea83