[RECENSIONE] CALL OF DUTY 4: MODERN WARFARE

 
 
Genere: FPS-Sparautto
 
Sviluppatore: Infinity Ward
 
Distributore: Activision
 
Lingua: Italiano
 
Giocatori: 1-16
 
Piattaforma: PS3/XBOX/PC/APPLE/NDS
 
Disco blu-ray | PSN: Disco | DLC extra
 
Data di uscita: 9 novembre 2007
 
Sito ufficiale: Call of Duty 4: MW
 
Gli FPS (First Person Shooter) rientrano fra i generi più apprezzati degli ultimi tempi. Tale “apprezzamento”, ha spinto l’industria videoludica a moltiplicare la produzione dei titoli d’azione in prima persona con risultati a volte molto deludenti (si ricorda il recente “Turning point: fall of liberty”), a volte con elementi innovativi (si ricorda “Clive Barker’s Jericho” o “Time Shift”) e altre volte, ancora, con veri capolavori (per fortuna!). La serie di “Call of duty” può essere considerata pionieristica del settore. Nel quarto capitolo ha abbandonato i “famigliari” scenari della Seconda Guerra Mondiale a favore dei tempi moderni, realizzando (probabilmente) il migliore FPS attualmente in commercio.
 

LA TRAMA
Come già detto, “Call of Duty 4” è ambientato nei giorni nostri e, inevitabilmente, propone lo scontro militare fra Occidente e Oriente. Vestiremo, a turno, i panni del luogotenente Price, del sergente John Soap Mactavish (entrambi appartenenti al XXII reggimento delle SAS britanniche) e del sergente Paul Jackson (VII reggimento dei Marine). Saremo impegnati in una serie di missioni con le forze statunitensi o con le unità britanniche in diverse zone calde del mondo al fine di sbaragliare un gruppo di separatisti guidati da un generale Mediorientale: Al-Asad. Costui, ha deciso di dichiarare guerra all’Occidente anche grazie all’appoggio da parte di gruppi sovversivi russi.
 
[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=LhuIjNSg7Gg[/youtube]

 

 
IL GAMEPLAY
“Call of Duty 4: Moder Warfare” è uno sparatutto in prima persona. Così come da copione, anche questo “Call of Duty” si apre con il “nostro protagonista” impegnato nel campo d’addestramento. La funzione dell’addestramento è istruire l’utente sui comandi del gioco, inoltre (novità del quarto capitolo) dovremo fare irruzione in una casa “infestata da sagome di cartone” a simulare i terroristi della realtà, in base al tempo impiegato, ci verrà suggerita la difficoltà con cui affrontare le missioni.Le 19 missioni di cui si compone il titolo, grossomodo, riprendono per finalità quelle dei precedenti “Call of Duty”: quindi salvare “ i nostri alleati” finiti in mani nemiche, piazzare cariche esplosive a stroncare i nodi strategici degli avversari, acquisire informazioni e altre affini. Come sempre, agiremo in gruppo: da un lato è bene in quanto potremo essere salvati qualora ci trovassimo in difficoltà, ma dall’altro è un male visto che si rischia di vedere tutto il lavoro (e il divertimento) sbrigato dai nostri compagni virtuali (rischio molto concreto se si gioca con il livello di difficoltà basso).   Il grande successo del titolo si deve alla capacità di immergere l’utente nell’esperienza di gioco, tanto d’aver l’impressione di essere sul serio sul campo di battaglia. Questo fattore, reso grazie all’apparato audio/visivo e alla trama ben curata, è rafforzato dalla grande varietà delle missioni e, soprattutto, degli scenari di gioco.
Gli scenari sono davvero ben curati e coinvolgenti, spaziano dal mercantile al largo dello stretto di Bering (con cui il gioco si apre), alla Russia al Medioriente. Anche l’azione di gioco varia molto: appostati come cecchini, dovremo fornire copertura ai compagni, potremo “scatenarci” in assalti contro i nemici su modello degli antichi scontri campali o, ancora, dedicarci alla detonazione di ordigni e via di seguito.L’arsenale a disposizione è immenso. In pratica, potremo usare le più famose (e non solo) armi attualmente in forze ai due schieramenti (sia l’esercito anglo/americano sia quello “meno nobile” dei terroristi). Anche l’equipaggiamento è notevole, si ricordi le granate stordenti, le bombe a mano e le mitiche night vision (per gli assalti notturni).  “Call of Duty 4” non è compatibile con la vibrazione del Dual Shok 3, inoltre il sensore di movimento non è sfruttato per niente (un vero peccato, soprattutto alla luce del buon uso registrato in “Call of Duty 3”).Il comparto grafico è a dir poco sbalorditivo. Esso dimostra tutta la superiorità grafica dei giochi della next-gen. rispetto agli old-gen. Il motore poligonale non presenta alcuna sbavatura, nemmeno nella azioni più concitate. L’immagine è sempre pulita e cristallina. Inoltre, una simile qualità video mista all’ambientazione moderna, ci dà l’impressione di vivere sul serio le azioni militari narrate. Le cutscene sono un altro esempio di lavoro magistrale, tanto da illudere l’utente di essere dinanzi ad un film di guerra e non ad un videogame.Anche il comparto sonoro fa incetta di complimenti. Sia gli effetti delle armi e dell’interazione con l’ambiente, sia le colonne sonore, che accompagnano i tre protagonisti nelle loro missioni, si rivelano sempre all’altezza della situazioni e assolutamente azzeccate. Il gioco è commercializzato completamente in italiano, sia per quanto riguarda il menù di gioco sia i dialoghi. La longevità, purtroppo, delude. La campagna single player può essere conclusa in circa sei ore di gioco. Comunque, contribuiscono a prolungare la durata del gioco la rigiocabilità ma soprattutto il multiplayer. Il multiplayer è sia off-line (fino a quattro giocatori possono divertirsi davanti alla console) sia on-line (fino a diciotto utenti possono giocare in numerose mappe ispirate dagli scenari della modalità single player). Le missioni del multiplayer sono varie: abbiamo il “classico” scontro fra squadre, la protezione del quartier generale o il recupero degli ostaggi. In definitiva, il multiplayer è, potenzialmente, infinito.
 
CONCLUSIONI
“Call of Duty 4: Modern Warfare” è uno spettacolo per gli occhi! Infatti, il comparto audio/visivo riesce letteralmente a farci sentire sul fronte, fra proiettili volanti e sangue sgorgante (in questo la serie di “Call of duty” si è, davvero, specializzata). La grafica mozzafiato è, alla luce dei giochi attualmente in commercio, una pietra miliare fra i titoli di next-gen. Tuttavia, anche il gioco più premiato (e lodato) del 2007 ha dei limiti: mi riferisco alla scarsissima longevità della campagna single player. Se da un lato la modalità multiplayer (sia on-line che off-line) prolunga l’esperienza di gioco, d’altro è anche vero che molti (forse i più) non prediligono “connettersi alla rete” per giocare, preferendo un’adeguata e longeva campagna di single player. In conclusione, ci troviamo di fronte ad un titolo che non può mancare sia fra gli amanti degli FPS, sia fra i meno avvezzi al genere, i quali resteranno perlomeno ammaliati dal grande lavoro fatto dai ragazzi della Infinity Ward. E adesso che ne dite di scendere in prima linea???
 
GIUDIZIO
Grafica 9,5
Sonoro 9,5
Trama 9,5
Gamplay 9,5
Longevità 5
Rigiocabilità 9,5
TOTALE 8,8

 

 

Autore: enea83

 

Questa recensione è stata fatta esclusivamente per PS3ita!

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