[RECENSIONE] 50 CENT: BLOOD ON THE SAND
Genere: Azione
Sviluppatore: Swordfish Studios
Distributore: THQ
Lingua: Italiano
Giocatori: 1
Piattaforma: PS3/XBOX
Disco blu-ray | PSN: Disco
Data di uscita: 20 febbraio 2009
Sito ufficiale: 50 Cent: blood on the sand
INTRODUZIONE – La vita reale insegna
Il celebre rapper americano 50 Cent, noto non solo per i suoi dischi ma anche per essere stato coinvolto in ben nove sparatorie, prendendo forse spunto dalla sua vita reale, rinnova il feeling con i videogames prestando volto e identità in questo “50 Cent: blood on the sand” shooter tutto “potenza di fuoco e zero testa”. Si tratta dell’ennesimo buco nell’acqua di una produzione che punta solo al suo celebre testimonial per vendere o c’è della sostanza da qualche parte?
LA TRAMA – Chi ha rubato i soldi di Fifty?
Il plot narrativo è tanto basilare quanto esilarante, tuttavia, è difficile pensare che l’ilarità fosse un obiettivo degli sviluppatori.
50 Cent dopo un concerto in un paese tormentato dalla guerra (probabilmente islamico vista la caratterizzazione dei nemici) viene derubato dell’incasso della performance canora da un potente “signore della droga”, tale Kamal. Ma il rapper non è tipo che possa tollerare cose del genere e, strapazzato un po’ il losco promoter organizzatore della serata, si mette alla ricerca di Kamal per riscuotere “a modo suo” il dovuto.
È ovvio che una trama così strutturata non può esattamente essere definita memorabile, tuttavia, essa presuppone che la band di 50 Cent sia “cazzuta” quanto l’immaginario collettivo ritiene che lo sia a causa, ovviamente, di una costruzione basata su pubblicità e videoclip patinati: per questo, la trama potrebbe anche essere funzionale e non obbligatoriamente un limite del titolo.
[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=ipYzwq8JJA0[/youtube]
IL GAMEPLAY – Shooter arcade
“50 Cent: blood on the sand” è uno shooter in terza persona che fonde il meglio di due titoli recenti di questa generazione di console: “Gears of war” per quanto riguarda l’avanzamento sfruttando le coperture e la co op e “The Club” per via dell’impostazione arcade con tanto di punteggio assegnato ad ogni uccisione.
La tipologia di missioni si rifà, grossomodo, sempre alla stesso canovaccio, cioè, avanzare in scenari molto lineare sparando a tutto ciò che si muove. Questo leitmotiv varia solo per la presenza di sequenze sui mezzi (come scortare dei furgoni guidando una jeep e sparare con la mitragliatrice di un elicottero) e di sfide a tempo (del tipo uccidere un numero di nemici in un determinato modo in un arco di tempo prestabilito) che si innescano all’inizio di alcune sparatorie.
L’unica particolarità del gameplay è costituita dalla possibilità di rallentare il tempo, su modello del più classico bullet time, con la pressione del tasto “Triangolo” previo il riempimento di una “fiammeggiante” barra caricabile inanellando molteplici uccisioni.
L’arsenale a nostra disposizione per “dispensare morte e distruzione” propone le principali armi del panorama contemporaneo: oltre alla classica pistola, potremo adoperare mitragliette, fucili d’assalto, fucili a pompa, fucili di precisione, RPG e granate. Esplorando gli scenari potremo trovare casse di monete che aumenteranno i nostri quattrini spendibili presso “cabine telefoniche” per l’acquisto di armi nuove, munizioni, accessori e potenziamenti. Oltre ai “classici ferri del mestiere”, Fifty potrà anche disfarsi dei nemici tramite attacchi corpo a corpo avviabili avvicinandosi ad un nemico, schiacciando il tasto “Cerchio” e completando il quick time event.
L’IA dei nemici si presenta del tutto nella norma, senza brillare per acume tattico, i nostri avversari si limiteranno ad uscire ed entrare dalle coperture prestandosi spesso ad un facile bersaglio, tra l’altro, il loro numero esiguo potrà consentirci perfino di avanzare ad armi spianate senza preoccuparci di adottare una strategia ragionata.
L’interattività è piuttosto buona, infatti, potremo sia apprezzare i fori di proiettili sui muri consequenziali alle sparatorie innescare, sia far saltare alcuni elementi degli scenari (come macchine, barili di carburante, ecc…) i quali esploderanno con una certa facilità.
L’esplorazione, seppur limitata per via di scenari molto lineari, può vantare due tipologie di collezionabili: poster con immagini di rapper e bersagli (molto simili a quelli presenti in “The Club”) da distruggere.
IL COMPARTO GRAFICO E SONORO – Decisamente buono
Anche “50 Cent: blood on the sand” può vantare il tanto celebrato Unreal engine 3 ma, contrariamente a quanto visto in titoli recenti incapaci di sfruttare le potenzialità di questo motore grafico, il risultato non è una delusione completa ma un lavoro accurato e decisamente sopra la media. Punti d’eccellenza sono la qualità dell’immagine sempre molto pulita e con solo sporadici cali di frame-rate, buon livello di definizione dei personaggi e delle location, level design vario ed ispirato, character desing accurato nella riproduzione di 50 Cent e della band e accurata resa dell’acqua anche se poco interattiva. Fra le ombre del lavoro della Swordfish Studios menzioniamo gli effetti particellari solo nella norma e alcune magagne in fase di restart con gli scenari che caricano un po’ alla volta.
Come ogni titolo arcade che si rispetti la colonna sonora di questo gioco è molto coinvolgente ed ispirata totalmente ai pezzi del rapper americano. Giocando i vari livelli e accumulando punteggio sarà possibile sbloccare nuove tracce musicali le quali potranno essere aggiunte ad una Playlist la quale scandirà a ritmo hit pop le nostre sparatorie.
LONGEVITA’ E MULTIPLAYER – Cortino
Sebbene la campagna in singolo possa essere portata a termine in circa 8 ore di gioco, “50 Cent: blood on the sand” presenta alcuni elementi che possono renderlo un po’ più longevo. In primo luogo mi riferisco alla modalità co op, la quale ci permetterà di giocare con un amico “la storia” altrimenti giocabile da solo offline, e in secondo la struttura arcade, con il punteggio assegnato ad ogni uccisione e oggetti rinvenuti, getta solide fondamenta per la rigiocabilità.
CONCLUSIONI – Action vecchio stile
“50 Cent: blood on the sand” si presenta come un action vecchio stile impreziosito dalla riproposizione dalle meccaniche alla “Gears of war” e dall’impostazione arcade alla “The Club”. Il risultato finale è un titolo molto divertente sia in singolo che in co op, con una buona grafica, rigiocabilità e, soprattutto, spensierato. Tuttavia, il gioco non riesce a fare il salto di qualità verso l’eccellenza a causa di alcune magagne come le farraginose uscite ed entrate dalle coperture, il livello generale di sfida piuttosto basso ed una scarsa varietà delle missioni proposte.
In conclusione, la morale di “50 Cent: blood on the sand” è a torto subito, in barba alla burocrazia, impugnate le armi e riprendetevi ciò ch’è vostro!
Pro:
– Action collaudato
– Divertente
– Buona rigiocabilità
Contro:
– Trama accessoria
– Poco longevo
– Poco vario
GIUDIZIO
Grafica 8,5
Sonoro 8,5
Gameplay 9
Trama 5
Longevità 7
Rigiocabilità 8,5
TOTALE 7,8
Autore: enea83